La frantoiana è una gustosa zuppa toscana, preparata con ingredienti semplici della cultura contadina. Tradizionalmente era preparata con le verdure dell’orto, il pane raffermo e l’olio nuovo appena spremuto. Come ogni piatto della tradizione ha infinite varianti.
Vi racconterò la mia versione. Ingredienti principali: fagioli borlotti e cavolo nero.
Mettete in ammollo i fagioli (500g) in acqua fredda. Trascorso il tempo di ammollo (circa 12 ore) lavateli e metteteli sul fuoco in abbondante acqua fredda, possibilmente in una pentola di terracotta, ideale per la cottura dei legumi.
Aggiungete due foglie d’alloro e un pezzetto di alga kombu (circa 5 cm), precedentemente lavata secondo le indicazioni riportate sulla confezione. Quest’alga bruna ha la proprietà di ammorbidire i legumi e i cereali e di evitare la fermentazione intestinale. Dopo il disastro di Fukushima è preferibile utilizzare alghe di origine europea e atlantica, reperibili nei negozi di prodotti biologici.
Salate i fagioli a fine cottura. In un tegame fate soffriggere i porri e le carote con un po’ d’olio extravergine d’oliva, e dopo qualche istante, aggiungete il cavolo nero (300 g) tagliato a listarelle e privato della costa centrale.
Aggiungete l’acqua di cottura dei fagioli e fate cuocere per circa 30-40 minuti. Tenete da parte circa 1/3 dei fagioli, il rimanente frullatelo con un frullatore ad immersione. Unite alle verdure la crema di fagioli.
A fine cottura aggiungete i fagioli interi. La zuppa deve essere piuttosto densa.
Come da tradizione servite la frantoiana con pane tostato (naturalmente senza glutine!) e un filo di olio nuovo… e buon appetito!
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