In questa vorticosa settimana che precede il Natale e talora anche da prima, gli inviti a cena, gli aperitivi e le piccole festicciole sono all’ordine del giorno, in tutti i luoghi di lavoro e di ritrovo come le palestre o gruppi, ma anche tra amici.
Tutti si vogliono fare gli auguri. Ecco che ci si ritrova il più delle volte con un calice, una fetta di panettone e un cioccolatino in mano oppure già in bocca senza che neanche sia abbia il tempo per pensare o magari averne voglia.
Un po’ la stanchezza che ci da’ il là, un po’ l’occasione e la gola e un po’ la semplice incapacità di sottrarci a queste abitudini iperglicemiche e ipercolesterolemiche o ipertranslipidiche, quel che succede è che prima ancora di arrivare alla vigilia ci siamo già riempiti di dolcezze, salumi e alcolici con bollicine talora di bassissima qualità. Che fare?
Semplice; aggiungiamo un pizzico di furbizia: ricordiamoci di usare anche la frutta! Clementine, arance tagliate a spicchi con la buccia, e le fantastiche ciliegie di primizie che si trovano in vendita dai fruttivendoli di fiducia sono tutti facili da prendere in mano con la stessa eleganza con la quale si solleva un cioccolatino o un torroncino, non vi tagliano l’appetito, e non vi stuccano ma vi rinfrescano, dissetano e facilitano la digestione.
La buona frutta, quella che in America non sanno neanche più che gusto abbia, da noi si può ancora trovare con facilità. Si può usare a qualunque ora. Quando lavoravo in reparto mi piaceva portare come pensiero per le infermiere e tutto il personale un cesto di clementine decorato con cioccolatini: l’ambiente si profumava ed era un’occasione per scambiare due parole e il piacere di lavorare insieme.
Quello che dimentichiamo è che questi inviti e numerose occasioni conviviali non sono in realtà il desiderio di mangiare zuccheri e grassi a basso costo ma rappresentano un modo per guardarsi negli occhi, per ritrovarsi, un modo per stare insieme almeno per un pò.
Se dovete andare a trovare un malato in ospedale, oppure una persona anziana (ma vale per qualunque persona a voi cara), pensate anche alla frutta, quando di buona qualità il suo sapore nutre, disseta e ci consente di arrivare alla tavola della Vigilia , del giorno di Natale senza essere già ingolfati da troppi eccessi alimentari permettendoci di gustare maggiormente il cibo delle feste.
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