Nella medicina occidentale l’ascolto del polso si effettua nella normale visita medica per ricercare alterazioni del ritmo cardiaco e valutare la frequenza del battito. La qualità del battito cardiaco si valuta invece con il fonendoscopio che permette di auscultare i battiti e i rumori cardiaci patologici.
Nella medicina cinese attraverso l’ascolto del polso è possibile percepire tutti gli organi dell’intero corpo. Ogni polso possiede tre posizioni fondamentali di ascolto in collegamento con uno specifico organo. A dx polmone, lo stomaco, il rene collegato con la funzione urinaria, e a sx troviamo il cuore, il fegato e il rene collegato con la funzione riproduttiva.
Durante l’ascolto si traduce la vibrazione tattile di ogni singola posizione del battito, in una specifica forza, forma e consistenza, rispetto alla costituzione del paziente, alla sua età, alle condizioni in cui si trova e alle restanti posizioni del polso.
L’ascolto del polso è una delle pratiche mediche più antiche e difficili, richiede per essere usata decenni di esperienza e dedizione assidua e continuativa. All’inizio potrei dire che è difficile trasformare la percezione tattile e vibratoria in una precisa forma e quindi in una specifica situazione energetica e organica. Non siamo abituati ad ascoltare la vibrazione, è un senso che normalmente non addestriamo.
Inoltre durante l’ascolto è indispensabile essere neutri in un certo senso come trasparenti, infatti è facile, visto il collegamento fisico con il paziente, farsi oscurare e sviare dalle emozioni personali del paziente e non sentire con sufficiente chiarezza. Solo con la pratica giornaliera e lo studio continuo è possibile spegnere se stessi per ascoltare e collegarsi ai pazienti cogliendo anche in pochi minuti situazioni molto profonde e talora molto ben nascoste.
In questi anni ho osservato inoltre che è indispensabile per ascoltare correttamente i polsi essere in ottimo stato fisico ed emotivo; in assenza di queste condizioni la percezione viene totalmente alterata. Un lavoro molto più che difficile non solo di studio e di pratica continuativa di anni e di migliaia di pazienti ma anche un lavoro su se stessi di pulizia e concentrazione focalizzata.
L’ascolto dei polsi consente di verificare situazioni talora assolutamente non visibili ne con la valutazione della lingua e tanto meno con i sintomi. Sono infatti molto pochi i sintomi inequivocabili di una diagnosi certa, quello che spesso accade è trovare casi con segni ambigui di scompenso talora anche contraddittori tra di loro. I polsi forniscono quasi sempre la chiave di lettura dell’analisi diagnostica per poter agire con la fitoterapia. Ecco perchè prescrivere una ricetta di fitoterapia cinese è sempre un atto subordinato all’ascolto dei polsi.
In particolare una ricetta di fitoterapia cinese si costruisce sulla base dei sintomi, della costituzione del paziente e con i polsi. Una corretta valutazione dei polsi permette di individuare patologie infiammatorie ma anche possibili predisposizioni verso patologie neoplastiche molto prima che si siano formate e concretizzatate nel fisico. Un ottimo strumento di prevenzione che usato correttamente diventa un mezzo per mantenere la salute anche nei confronti di patologie importanti.
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